Nata negli anni ’90 dall’esperienza di Sergio Pietrella e Giulio Banella, mantiene viva la tradizione della lavorazione artigianale della terracotta. Mani esperte plasmano l’argilla per dare forma a vasi e orci artistici e da giardino di ogni dimensione, su disegno dell’impresa oppure del cliente, per il quale si personalizzano gli stampi. Ogni fase, fino alla cottura e all’imballaggio (i prodotti sono destinati soprattutto all’estero, UK in testa), è seguita con grande cura.

Ogni giorno, dal 2004, Eleonora Chiacchella accende la fornace e si sporca le mani di terra, dando così continuità all’attività avviata nel 1994 dal padre Pietro grazie a un notevole bagaglio di competenze e alla passione per il fatto a mano. Specializzatasi nella produzione del cotto rosso toscano, l’impresa non smette mai di sperimentare ed oggi propone anche il cotto smaltato, sempre attenta alla sostenibilità del prodotto. Utilizzate, in prevalenza, crete provenienti dalla Toscana e dal Lazio.

Nasce nel 1983 e si avvicina alla ceramica sin da piccolissima. Dopo anni di studio e lavoro come illustratrice per l’infanzia, la passione per la ceramica diventa un’attività in cui coniugare l’amore per il disegno con la matericità dell’argilla. Produce pezzi personalizzati, assolutamente unici, in cui il decoro diventa racconto e ritratto. Il nome delle sue ceramiche, Felicerà (ovvero Ceramiche Felici), racchiude in sé proprio questa missione: raccontare, su pezzi di uso comune che abbiamo quotidianamente sotto gli occhi, famiglie, ricordi, passioni, piccole e grandi storie di felicità.

Pittore e scultore, utilizza, tra gli altri materiali, la ceramica per creare opere d’arte a tecnica mista. Ha all’attivo esposizioni personali e collettive in Italia e all’estero: in Europa, negli Stati Uniti e in Oriente, soprattutto a Hong Kong. Annovera partecipazioni alla Biennale di Venezia, alla Triennale di Roma e ad alcune edizioni di Art Capital, al Grand Palais di Parigi. Vincitore di cinque premi internazionali, ha ottenuto il Riconoscimento alla Carriera dalla Camera dei Deputati e una menzione dall’Università della Sorbonne di Parigi.

Artista di origini giapponesi (è nato a Hyogo nel 1952), dopo aver lasciato il suo Paese poco più che ventenne per trasferirsi in Germania, nei primi anni del 2000 è approdato nell’Alta Tuscia. Ed è qui che, affascinato anche dalla cultura etrusca, Hirano ha scoperto l’argilla, materia prima per lui “facile da modellare”, e ha sviluppato un percorso originale, creando teste e corpi dal gusto arcaico, talvolta dipinti con colori audaci, o ricercando, nell’assemblare frammenti in terracotta, forme sempre nuove, espressione di forte dinamicità.

Pittore e scultore, Lange si è formato a Berlino, dove è nato nel 1952. Ha studiato alla Hochschule der Künsten e i suoi esordi sono legati alla generazione Young Wild (ex Berlino Ovest), con la quale ha preso parte a importanti mostre di pittura. Complessa e affascinante la sua ricerca sul fluire del tempo, potente la sua lettura della storia, non solo dell’arte, e dell’attualità.

È intensa l’attività espositiva di Lange, soprattutto in Germania, in Italia e in Belgio, così come la partecipazione a rilevanti progetti culturali.