L’itinerario parte dal Museo Archeologico dell’Agro Falisco, dove ammireremo il vasellame di epoca falisca esposto ed inizieremo così il viaggio nella storia della ceramica fin dalle antiche origini.
Percorrendo le vie della Città, ci accorgeremo che la ceramica è ovunque: agli angoli delle strade, sulle facciate dei palazzi, nelle piazze. Tante le opere d’arte realizzate dagli artisti civitonici che ora abbelliscono Civita Castellana.
Ma la ceramica è fatica, ricerca, passione. Il percorso non tralascerà dunque i luoghi storici della produzione ceramica e il racconto di personaggi, aneddoti, curiosità che appartengono alla nostra tradizione.
Infine, il Museo della Ceramica Casimiro Marcantoni, che documenta l’attività ceramica dall’artigianato degli inizi dell’Ottocento fino alla produzione degli anni Sessanta del secolo scorso: storia del lavoro, arte, tecniche ceramiche si fondono in questo spazio espositivo che racchiude due secoli di storia della ceramica e ci conduce così fino ai nostri giorni.
La ceramica artistica è davvero nel Dna di questa Città. Una grande tradizione che non può interrompersi. Ne è erede l’artigiano Vincenzo Dobboloni, in arte Mastro Cencio, il cui laboratorio è una tappa obbligata per chiunque arrivi a Civita Castellana. Un grande pannello in stile falisco (480 x 280 centimetri) formato da lastre in argilla rossa decorate a mano, posto sulla facciata d’ingresso, accoglie e introduce al viaggio nella storia della ceramica che il visitatore compie all’interno.
Nelle botteghe, si è catturati dalla magia di quest’arte, si resta affascinati dalla passione e dalla sapienza che guidano le mani degli artigiani. E dalla bellezza dei manufatti.
Ma i ceramisti non sono solo custodi di antichi saperi, fanno innovazione.
Dal centro storico di Civita Castellana agli altri centri del distretto della ceramica, si progettano e si realizzano nuove linee di prodotti grazie all’incontro tra la ceramica e il design.